“Starling…”
“Bene, Clarice, gli agnelli hanno smesso di gridare?”
“Dottor Lecter?”
“Non cercare di rintracciarmi. Non parlerò abbastanza a lungo”.
“Dov’è, Dottor Lecter?”
“Non ho intenzione di farti visita, Clarice. Il mondo è più interessante se tu ci sei. Così fai in modo di farmi la stessa cortesia”.
“Sa che non posso farle questa promessa”.
“Vorrei che potessimo parlare più a lungo, ma… sto per avere un vecchio amico per cena stasera. Addio”.
“Dottor Lecter?… Dottor Lecter?… Dottor Lecter?… Dottor Lecter?…”
Dialogo telefonico tra Clarice Starling (Jodie Foster), fresca di promozione da recluta ad agente FBI, e il Dr.Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), raro melange d’inquietante gentilezza e sinistra ironia, nella scena finale de Il silenzio degli innocenti (The Silence of the Lambs, ‘91), cinque Oscar per Miglior Film, Regia (Jonathan Demme), Miglior Attore (Hopkins), Miglior Attrice (Foster) e Miglior Sceneggiatura Non Originale (Ted Tally, dal romanzo di Thomas Harris).
Cinematograficamente parlando Hannibal appare per la prima volta, interpretato da Brian Cox e con il cognome cambiato in Lecktor, nel bel thriller Manhunter-Frammenti di un omicidio (’86, Michael Mann, anche sceneggiatore, sempre su soggetto di Harris, il romanzo Il delitto della terza luna), che ha avuto un remake nel 2002, regia di Brett Ratner (Red Dragon).
Dimenticavo, l’ invitato a cena è il vecchio amico Dr. Frederick Chilton (Anthony Heald).
Eh già, l’amicizia può essere un argomento molto “tenero”…
Sunset Boulevard 
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